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Centro storico Piazza Vittoria

Addio all'antico chiosco liberty di piazza Vittoria a Como

Demolito la storica struttura gestita dalla famiglia Mazza fin dai primi anni del '900

Un altro pezzo della storia di Como se ne è andato per sempre. Oggi, infatti, è stato demolito il vecchio chiosco in stile liberty all'ombra di Porta Torre in piazza Vittoria. Fin dai primi anni del Novecento ha caratterizzato quell'angolo di ingresso al centro storico con i colori dei suoi fiori. Non a caso era stato inserito tra i negozi storici certificati da Regione Lombardia. Da oltre un anno l'attività al chiosco, gestita dagli stessi titolari del fioraio situato sotto i portici di via Milano, era cessata. Troppe incertezze sul rinnovo delle licenze dei chioschi che sono soggetti a bando. Da qui la decisione dei titolari, la famiglia Mazza, di lasciare l'antichissimo esercizio che custodiva una delle vicende più antiche del commercio al dettaglio a Como.

La ditta “Il Seme” nasce sul finire dell’Ottocento, quando Giovanni Musa lascia il suo paesino di Anzola in provincia di Parma, sulle pendici del Monte Penna, nell’Appennino Tosco-Emiliano e giunge a Como, dove avvia il commercio di sementi su una bancarella lungo le mura cittadine di Piazza Vittoria.  

Inizialmente tale attività viene svolta solo stagionalmente, da febbraio a maggio, per integrare la modesta economia familiare che si regge sull’agricoltura di sussistenza. Col passare degli anni il piccolo esercizio commerciale diventa sempre più redditizio, poiché da lì partono tutte le carrozze che raggiungono i paesi limitrofi a Como e diventa permanente con l’allestimento, poco prima della Grande Guerra, di un chioschetto in stile Liberty.

Il vecchio Musa si serve all’ingrosso al Verziere di Milano ed è lì che entra in contatto con la famiglia Mazza, originaria anch’essa della medesima zona appenninica e che commercia nel settore delle sementi dal 1700, girando le corti lombarde per portare quei granelli da cui germogliavano, con le nuove primavere, gli ortaggi che avrebbero soddisfatto l’antica fame dei poveri.

Poiché i componenti della famiglia giungevano nelle cascine poco prima di Natale, carichi di fagotti di sementi e siccome avevano un aspetto rubicondo e una carnagione bianca e rossa, venivano soprannominati “Bambin”.

Nel 1937, Giuditta, figlia di Giiovanni Musa, si sposa con Gerardo Mazza. I due, con l’aiuto dello stesso Giovanni, decidono di aprire un negozio sotto i portici di via Milano a Como, mentre il piccolo chiosco del padre di lei (quello rimosso oggi) continua ad essere gestito dal fratello, Giacomo. Il negozio viene aperto nel “burg drizz” (Borgo dritto) al centro dei “purteghitt” (portichetto), perché nella Settimana Santa vi affluiva dai paesi una moltitudine di gente che, dopo aver implorato l’aiuto del Crocifisso nella vicina Basilica della SS. Annunciata per il futuro raccolto, si riforniva di sementi.
Nel 1946 Gerardo e Giuditto Mozza hanno ormai ben avviato da una decina d’anni il loro negozio, espongono i loro prodotti anche al mercato di Appiano Gentile, uno dei più importanti mercati della pianura Comasca e, possono vantare una vasta e affezionata clientela, parte della quale arriva addirittura da Varese, da Lecco, dall’Alto Lago e dalla Brianza, oltre che naturalmente da tutti i paesi della pianura.

Proprio il costante aumento delle vendite spinge i proprietari a chiamare come collaboratore il nipote di Gerardo, Domenico Mazza, i cui genitori hanno un negozio di sementi nel centro di Monza, dove lui ha mosso le prime esperienze. Il ragazzo ha solo 14 anni, ma è profondamente motivato: è deciso a lasciarsi alle spalle la terribile esperienza dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e a contribuire, nel suo piccolo, alla ricostruzione post-bellica; si dedica quindi completamente all’attività. Nel 1963 Domenico sposa Esterina Meschi, la quale inizia così la sua collaborazione nella ditta. Nel 1971 gli zii Gerardo e Giuditta si ritirano in pensione e cedono la completa gestione del negozio e del mercato di Appiano Gentile al nipote e a sua moglie. Dopo qualche anno, nel 1979, anche il chiosco di Piazza Vittoria viene ceduto da Giacomo Musa, fratello della zia Giuditta, al nipote Domenico, garantendo in questo modo lo continuità familiare dell’attività. Nel 1998 subentrano nella ditta “Il Seme” i figli Rita e Angelo; i genitori continuano ad essere presenti con la loro settantennale esperienza lavorativa . Col passare dei decenni l’attività si è arricchita aprendosi soprattutto di contatti col mercato florovivaistico dell’Olanda e specializzandosi nell’allestimento di raffinati addobbi ed ambientazioni per cerimonie, capaci di stupire ed emozionare.

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